Casella di testo: Studio comparetto — architettura e grafica
Casella di testo: di EUGENIA COMPARETTO ARCHITETTO

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CONCORSO BARRIERE ANTIRUMORE FERROVIARIE - RFI - MILANO - 2006

Le esigenze della committenza, quali il raddoppio della tratta ferroviaria, la ricerca del miglior confort acustico, sono stati garantiti ricercando il minor impatto fisico e visivo sull’area.

Obiettivi progettuali

La progettazione aveva come scopo un’attenta integrazione degli interventi previsti nell’ambiente urbano, con un processo progettuale alle diverse scale della qualità architettonica e urbanistica, nel rispetto del più conveniente rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione.

L’obiettivo è ottenuto con l’armonico studio delle forme e delle masse con particolare attenzione al contesto costruito ed al contesto in divenire. Nelle scelte progettuali si è minimizzato il costo complessivo valutando diversi fattori tra cui: il costo di esecuzione ed il costo dei successivi venti anni di manutenzione tecnica.

Ulteriore ottimizzazione del progetto alla scala urbana è stata perseguita attraverso lo studio delle diverse parti che compongono le barriere acustiche: dalla base di supporto, al montante di sostegno dei pannelli fonoassorbenti, all’eventuale rivestimento esterno.

I materiali

La scelta dei materiali è stata condizionata dalla necessità di conciliare le esigenze di efficacia acustica, durabilità delle opere e inserimento ambientale. Considerando il fatto che i materiali lapidei, come il calcestruzzo, pur fornendo una maggiore garanzia di durabilità, non consentono di raggiungere i più elevati standard di efficacia acustica in termini di fonoassorbimento dell’onda sonora incidente; e che d’altra parte i materiali più tipicamente fonoassorbenti sono anche quelli più deteriorabili, e che sia i materiali lapidei che quelli fonoassorbenti, tipicamente contenuti in scatolari metallici, ostacolano la libertà visuale del paesaggio sia dal lato del viaggiatore che da quello dei ricettori e per quest’ultimi possono anche limitare la naturale illuminazione solare. La migliore soluzione con minore impatto dovrebbe quindi prevedere l’uso di materiali trasparenti, che, per contro, non hanno capacità di fonoassorbimento, perciò i progettisti presenteranno

una soluzione adeguata sia in termini di materia sia in termini di risultato architettonico capace di porre rimedio in modo innovativo alle problematiche espresse dalla committenza.

Avendo l’RFI già definito la tipologia delle barriere, la distribuzione dei materiali e la posizione di queste ultime nelle diverse casistiche, è stato a cura del team di progettazione di integrare le specifiche di RFI con la parte ideativa in modo da giungere al miglior risultato.

PROSPETTO E SEZIONE TIPO DELLA BARRIERA

VARIABILITA’ COMPOSITIVA E MATERIALI

ESPLOSO ASSONOMETRICO DELLA BARRIERA

Progettazione architettonica - Collaborazioni con Camerana&Partners

Progetto: Benedetto Camerana

Consulenti: Hermann Kohlloffel,

Eugenia Comparetto, Sofia Castagneri

Funzioni: Barriere antirumore Ferroviarie

Committente: RFI

Procedura: Concorso

Cronologia: Progettazione (2006),

Localizzazione: Milano

Collaboratori: Simone Maniscalco, Aline Nunes,

Dati dimensionali: Tratta ferroviaria di 3,5 km

 

RENDE DELL’APPLICAZIONE SULLA STAZIONE TIBALDI